elegia per una casa
La famiglia di mia moglie possiede, da più di quarant'anni, la metà di una cascina sulle colline d'Asti.
É una vecchia casa, sistemata all'interno negli anni settanta e mai più toccata.
Il mare del tempo vi ha depositato la sua schiuma, che si é stratificata, lasciando un insieme eterogeneo di oggetti, appartenuti a tre generazioni.
Niente a che vedere con la fredda e sterile eleganza delle case di campagna da rivista.
Qui nulla è definibile in termini di stile.
Regnano i ricordi e le emozioni.
La casa prende vita soprattutto d'estate, quando mia suocera vi si trasferisce da Torino e figlie, generi e nipoti vi approdano nei fine settimana.
Quando sono lì, lo sguardo non finisce mai di scrutare, cercare, annusare, come se disponesse di una sua capacità olfattiva.
Per molto tempo non sono riuscito a trovare il linguaggio per tradurre le mie percezioni di quel luogo in immagini, forse per la pesantezza dei mezzi fotografici abituali, troppo netti, troppo precisi ed implacabili nel loro definire tutto quanto.
Mi serviva l'immediatezza e la semplicità di un iPhone per cominciare a venirne a capo, ma non bastava.
La veste digitale delle vecchie pellicole polaroid ha aggiunto il resto e mi ha restituito il racconto che cercavo di questo luogo.
Modena 9 settembre 2017